Лучшие итальянские сказки / Le migliori fiabe italiane
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Il Mago s’infuri`o e venne fuori armato fino ai denti [37] : ma, come gli vide in mano quella spada, url`o:
– Povero me!
E si butt`o in ginocchio:
– Salvami almeno la vita!
– Sciogli l’incanto della Principessa, e avrai salva la vita.
Il Mago trasse di tasca un anello, e gli disse:
– Prendi; va’ a metterglielo al dito mignolo della mano sinistra, e l’incanto sar`a disfatto.
Il giovanotto, tutto contento, si presenta al Re:
37
armato fino ai denti –
– Maest`a, `e vero che chi guarisce la Principessa sar`a genero del Re?
– Vero, verissimo.
– Allora sono pronto a guarirla.
Chiamarono la Principessa, e tutti quelli della Corte gli s’affollarono attorno; ma le aveva appena messo al dito l’anello, che la Principessa divamp`o tutta una fiamma! Fu un urlo. Nella confusione, il giovanotto pot`e scappare, e non si ferm`o finch'e non giunse dove gli era apparsa la Fata:
– Fata, dove sei?
– Ai tuoi comandi [38] .
38
Ai tuoi comandi – к твоим услугам
Le narr`o la disgrazia.
–Tieni questo pugnale e ritorna dal Mago; vedrai che questa volta non si far`a beffa di te [39] .
E gli disse minutamente come doveva regolarsi. Il giovanotto and`o subito, e picchi`o tre volte al portone.
– Temerario, temerario! Che cosa vieni a fare fin?
– Se tu sei Mago davvero, devi batterti con me.
Il Mago s’infuri`o e venne fuori, armato fino ai denti. Ma come gli vide in mano quel pugnale, si butt`o in ginocchio:
39
farsi beffa di qd – издеваться/глумиться над кем-либо
– Salvami almeno la vita!
– Mago scellerato, ti sei fatto beffa di me! Ora starai l`i incatenato, finch'e l’incanto non sia rotto.
Lo leg`o bene, piant`o il pugnale in terra, e vi attacc`o la catena. Il Mago non poteva muoversi.
– Sei pi`u potente, lo vedo! Torna dalla Principessa, cavare dal dito l’anello del gioielliere e l’incanto sar`a disfatto.
Il giovanotto non aveva animo di [40] presentarsi al Re; ma saputo che la Principessa era cavata con poche scottature, perch`e tutti quelli della Corte avevano spento le fiamme, si fece coraggio [41] e si present`o:
40
avere l’animo di fare qc – осмелиться /решиться сделать что-то
41
farsi coraggio – храбриться, мужаться
– Maest`a, perdonate; la colpa non fu mia; fu del Mago traditore. Ora `e un’altra cosa. Leviamo dal dito alla Principessa quell’anello del gioielliere, e l’incanto sar`a disfatto.
Cos`i fu. La Principessa divent`o nuovamente di carne, ma pareva un tronco: non aveva lingua, n'e occhi, n'e orecchi; era rovinata dalle fiamme. E se lui non la guariva interamente, non poteva diventare genero del Re. Part`i e and`o in quella pianura dove gli era apparsa la Fata:
– Fata, dove sei?
– Ai tuoi comandi.
Le narr`o la disgrazia. E la Fata gli disse, minutamente, come doveva regolarsi. Il giovanotto torn`o dal Mago:
– Mago scellerato, ti sei fatto beffa di me! Lingua per lingua, occhio per occhio!
– Per carit`a, lasciami stare [42] ! Vai dalle mie sorelle. Devi fare cos`i e cos`i.
Cammina, cammina, arriva in una campagna dove c’era un palazzo simile a quello del Mago. Picchi`o al portone.
– Chi sei? Chi cerchi?
42
lasciami stare –
– Cerco Cornino d’oro.
– Capisco: ti manda mio fratello. Che cosa vuole da me?
– Voglio un pezzettino di panno rosso; gli si `e bucato il mantello.
– Che seccatura! Prendi qua.
E gli butt`o dalla finestra un pezzettino di panno rosso, tagliato a foggia di lingua. And`o avanti, e arriv`o ai piedi d’ [43] una montagna, dove c’era un palazzo simile a quello del Mago. Picchi`o al portone.
– Chi sei? Chi cerchi?
– Cerco Manina d’oro.
43
ai piedi di – к подножию
– Capisco: ti manda mio fratello. Che cosa vuole da me?
– Voglio due lenticchie per la minestra.
– Che seccatura! Prendi qua.
E gli butt`o dalla finestra due lenticchie, involtate in un pezzettino di carta. And`o avanti, e arriv`o in una valle, dove c’era un altro palazzo simile a quello del Mago. Picchi`o al portone.
– Chi sei? Chi cerchi?
– Cerco Piedino d’oro.
– Capisco: ti manda mio fratello. Che cosa vuole da me?
– Voglio due lumache per mangiarle a cena.
– Che seccatura! Prendi qua.
E gli butt`o dalla finestra le lumache richieste. Il giovanotto torn`o dal Mago:
– Ho portato ogni cosa.
Il Mago gli disse come doveva fare, e il giovanotto stava per andarsene [44] .
– Mi lasci qui incatenato?
– Lo meriteresti, ma ti sciolgo. Se mi hai ingannato, guai a te!
Il giovane si present`o al palazzo reale e si fece condurre dalla Principessa [45] . Le apr`i la bocca, vi mise dentro quel pezzettino di panno rosso, e la Principessa ebbe la lingua. Ma le prime parole che disse furono contro di lui:
44
stava per andarsene – собирался уходить
45
si fece condurre dalla Principessa – его привели к принцессе
– Miserabile ciabattino! Via di qua! Via di qua!
Il povero giovane rimase confuso:
– Questa `e opera del Mago!
Prese le due lenticchie, con un po’ di saliva gliele applic`o sulle pupille spente, e la Principessa ebbe la vista. Ma appena lo guard`o, si copr`i gli occhi con le mani.
– Dio, com’`e brutto! Com’`e brutto!
Il povero giovane rimase:
– Questa `e opera del Mago!
Prese i gusci delle lumache che aveva gi`a vuotati, e con un po’ di saliva glieli applic`o dov’era il posto degli orecchi; la Principessa ebbe gli orecchi. Il giovane si rivolse al Re e disse: